lunedì 5 aprile 2010

Pubblicato il mio contributo alla "valutazione dello stress lavoro correlato"

L’accordo europeo del 2004, e il conseguente D. Lgs. 81/08 emanato dalla legislatura italiana, impongono ad ogni organizzazione di occuparsi del benessere psicofisiologico dei propri lavoratori. Il datore di lavoro è, per la prima volta nella storia della sicurezza sul lavoro, ritenuto responsabile dei rischi psicosociali a causa dei quali i propri dipendenti potrebbero sviluppare stati di malessere e disagio psicologico. Con Il D.Lgs. 81/08, si chiede di far dialogare più strettamente Ingegneria, Diritto e Psicologia, attraverso l’attivazione di regole che abbiano come obiettivo il contemporaneo benessere di individui e organizzazioni. Si tratta di un oggetto nei confronti del quale è possibile costruire un territorio comune tra aziende e lavoratori; tra coloro che studiano i processi cognitivi e sociali e quelli che si occupano di regolamentare diritti e doveri di chi lavora nelle organizzazioni. La sicurezza, la prevenzione dei rischi, la diffusione di una nuova attenzione alla persona: la sfida consiste nel superare la contrapposizione tra discipline e creare nuovi riferimenti che consentano di trattare le organizzazioni con modalità più marcatamene psicologiche. La ricerca qui presentata vuole essere una proposta sulla metodologia da adottare.

(Dalla quarta di copertina del libro: "La valutazione dello stress lavoro correlato. Un caso aziendale"; autore: Claudio Palumbo; editore: Santa Croce, Parma; anno e mese della prima edizione: febbraio 2010).

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