venerdì 22 maggio 2009

Grande successo della mostra di Francesco Paula Palumbo a Rivarolo Canavese (To)!



(di Marco Bove).
Una mostra eccezionale quella che si sta tenendo a Rivarolo Canavese. Un pittore, a me sconosciuto fino a poco tempo fa, ha rapito la mia immaginazione con paesaggi innevati fiabeschi, ma in realtà reali poichè del Canavese... In essi si coglie infatti purezza e profondità di segno quasi che la figura, prima di prendere corpo sulla tela, fosse stata filtrata dalla mente in modo scultoreo o addirittura da essa pre-disegnata.Tuttavia l’investigazione, con occhio sempre attento alla natura, ha portato l'autore a prediligere il paesaggio sviluppando, nella stesura dello stesso, un cromatismo ora acceso ora più delicato, riuscendo così a cogliere, specialmente in alcune opere, a mio avviso, aspetti della spazialità fontanesiana e caratteristiche del colorismo naturalistico davoliano.Questo attaccamento quasi “simbiotico” agli elementi concreti del paesaggio, agli aspetti fenomenici della natura, intesi non come un “ do ut des”, ma come investigazione disinteressata e poetica del mondo che lo circondava, gli ha permesso di riflettere a fondo sulla rappresentazione della realtà, trasformandola spesso in limpide cromie e corpose luminosità che, quantunque mai sradicate dal reale, gli hanno permesso una reinterpretazione del paesaggio.Tramite essa è pertanto possibile intravvedere un superamento dei dati puramente naturalistici in una più ampia operazione mentale di decantazione del dato naturalistico stesso che, attraverso questa “catarsi”, assurge ad una visione trasfigurata che permette di cogliere con una immediatezza ancora più folgorante l’armonicità delle forme, dei suoni e dei colori dei paesaggi dipinti.La sua tavolozza sempre viva, convincente, imprime alle tele una personalità inconfondibile.Da esse infatti traspare un messaggio artistico e umano che sfocia nel poetico che incanta.L’equilibrio delle luci e dei toni sono il tramite per portarci a cogliere e capire nel modo più immediato il linguaggio semplice, ma universale di una realtà fenomenica che da ancestrale può rivivere, riveduta e corretta dall’artista.

NOTA: Nella foto, l'articolo del giornale "Il Canavese" e alcuni quadri dell'autore alla presenza (da sinistra a destra) del Presidente del Consiglio Comunale di Rivarolo Canavese, del Prof. Claudio Palumbo, del Sindaco e dell'Assessore alla Cultura.

venerdì 1 maggio 2009

Il ritorno di Francesco Paula Palumbo

L'artista Francesco Paula Palumbo, mio padre (recentemente scomparso), torna in Canavese per una personale di pittura presso il Comune di Rivarolo (Piazza Litisetto). L’esposizione è proposta per ricordare la frequente presenza dell’artista nel Canavese, dal 1975 all’inizio degli anni 80, con mostre personali, collettive e partecipazione a concorsi d’arte, come si può ricavare dai giornali locali dell’epoca: “Cronache Canavesane”, “Il Risveglio”, “Il Corriere di Ciriè”, “Il Trentagiorni”. Tracce di questa assidua presenza si ritrovano in alcune sue opere che riproducono liberamente scorci del paesaggio canavesano. La mostra s'intitola appunto:“Il Canavese di Francesco Paula Palumbo”.Inaugurazione ore 16.00 del 9 maggio (chiusura ore 19.00); successiva apertura al pubblico durante i seguenti giorni: 10-16-17-23-24 maggio 2009, orario: 11-13/15-19.