sabato 9 febbraio 2013

Andare oltre per gli educatori

Ancora una volta ricevo e pubblico con piacere quanto segue.

L’esame di Psicologia dell’Educazione è stato molto interessante. Non lo dico per enfatizzare, tanto l’esame l’ho già sostenuto. E’ stato utile a livello personale. Lavoro a Parma per la Coop. Eidé (esperienze innovative di educazione) da 5 anni (ne ho 24) e sento un grande bisogno di formazione, non solo nozionistica ma a livello personale. La Cooperativa è l'Ente gestore di un progetto di titolarità della diocesi che si chiama “progetto oratori”, cofinanziato da Fondazione Cariparma, Diocesi, Provincia di Parma e singole parrocchie. Le parrocchie che vogliono aderire al progetto stipulano una convenzione con la Cooperativa che fornisce gli educatori. Il nostro ruolo è quello di coordinatori e animatori di oratorio. Io lavoro per 2 parrocchie in Provincia. Inoltre la Cooperativa ha vari servizi nelle scuole dell’infanzia e primarie; gestisce anche il CAG Esprit e il Centro Interculturale di Samarcanda. Al mattino ho alcune ore in una scuola dell’infanzia.

Credo che nella formazione una persona non raggiunga mai una vetta, può sì migliorarsi, ma mai arrivare definitivamente. I suoi libri credo aiutino a questo: migliorarsi e capire l’importanza della formazione personale e professionale, oltre a contenere una grande quantità di nozioni elaborate con un gran lavoro di sintesi. Ho partecipato l’anno scorso alla prima lezione del suo Corso, cosa che in genere come metodo faccio per farmi un’idea, ma poi per ragioni di lavoro non ho mai frequentato. Apprezzo il suo stile. Credo sia formativo più delle classiche lezioni frontali.
“Andare oltre”: condivido appieno. Vivo professionalmente con colleghi che non vogliono proprio "andare oltre", indisponibili a relazionarsi: è drammatico! Persone adulte senza coraggio che non hanno capito bene cosa vuol dire fare educazione. Allo stesso tempo ho anche colleghi e persone di riferimento salde, con cuore, mani e testa grandi e che non si stancano facilmente. Io sono con loro.
L’altra sera una mia collega durante una riunione, parlando di un caso difficile, ha proprio detto: “IO NON VOGLIO ANDARE OLTRE CON QUESTE PERSONE, IL MIO LAVORO L’HO GIA’ FATTO…”

Emanuele Berti